Ma chiamare il blog di un’azienda agricola diario di bordo non è un po’ eccentrico, per non dire altro?
Come ci è potuto saltare in mente una cosa del genere, almeno di non soffrire di strane forme di schizofrenia o di altre manie compulsive! Qua il mare c’entra molto poco, direi proprio niente. Ora è vero che, se la giornata è particolarmente limpida, si possono vedere le Apuane, ma francamente per andare oltre ci vuole molta fantasia.
La realtà invece è che, da quando abbiamo ereditato l’azienda, abbiamo iniziato un percorso che, per due topi di città come noi, si è dimostrato particolarmente tempestoso, irto di insidie, sempre con mare formato e vento teso: insomma è da sette anni che navighiamo a vista, prendendoci tanto freddo con il “tramontano” che gelido sferza i campi e lascia le giornate limpide e le notti piene di stelle, ed altrettanto caldo con queste estati che bruciano la terra e la gola che ti si secca per la polvere. Abbiamo respirato la pioggia ed il profumo della nepitella, siamo stati a stretto contatto con la natura e le sue regole, a volte generosa ed in altri casi dura e severa.
Il diario di bordo, in linea con il governo dell’Azienda Agricola, non seguirà un ordine logico né tantomeno temporale, ma sarà costruito sulla base di un irrazionale filo che alternerà i fatti che in questo periodo di tempo ci hanno particolarmente colpiti, a volte per l’assurdità, altre per la profondità del contesto, fino a tutti i momenti particolari che viviamo nel presente e che vivremo.
Naturalmente tutto sarà condito da una certa nota di ironia, anche involontaria, forse perché proprio non riusciamo a prenderci troppo sul serio……………